Martedì 9 marzo ore 18.00 il Gruppo di lettura “il Club del libro Lassù in collina e … della crostata al bicarbonato” si incontra sulla piattaforma digitale GMeet per parlare del libro” La terra degli uomini integri” di Antonio Gentile. Interverrà l’autore che gentilmente ha accolto il nostro invito
Trama
Alto Volta, 1961. Per il suo compleanno il piccolo Thomas Sankara riceve una bicicletta rossa, scintillante come i carboni ardenti. Raggiante, la prova subito, ma un gruppo di ragazzini bianchi lo aggredisce e tenta di portargliela via. La sua reazione mostra da subito la sua tempra e quanto, fin da giovanissimo, siano radicati in lui gli ideali di uguaglianza e libertà. Inizia così la storia, in chiave romanzata, della vita del carismatico Presidente del Burkina Faso, che, a soli 37 anni, venne assassinato per le sue idee antimperialiste e anticolonialiste. Celebre per il discorso che tenne nel 1984 all’ONU, Sankara fu un fervente pacifista, che si batté in prima persona per i diritti degli ultimi e delle donne del suo Paese. Uomo di rara cultura, era diretto, detestava la diplomazia e rinunciò a tutti i privilegi personali che il suo incarico poteva offrirgli. In soli quattro anni fece costruire centinaia di scuole, strade, ospedali e riuscì nell’impresa di garantire due pasti e un litro di acqua al giorno a ciascuno dei burkinabè. La definì: la Rivoluzione della felicità. “Avremo avuto successo solo se, guardando intorno a noi, potremo dire che la nostra gente è un po’ più felice.” Il giorno del primo anniversario della sua Rivoluzione, Sankara cambiò il nome alla sua Nazione, retaggio della spartizione europea dell’Africa: la chiamò Burkina Faso, che in lingua locale significa La terra degli uomini integri.
Incipit
Il cambiamento non è possibile senza una dose di follia. Ci sono voluti i pazzi di ieri per voltare le spalle alle vecchie formule. Voglio essere uno di quei pazzi e avere il coraggio di inventare il futuro. Ventisei anni dopo, con una pistola puntata alla tempia, il ricordo di quel torrido mattino di settembre avrebbe attraversato la mente di Thomas per l’ultima volta. Il padre era tornato a casa e aveva abbracciato la madre fino a sollevarla da terra. «La nostra vita sta per cambiare!» aveva urlato. Poi si era sbottonato l’uniforme e aveva messo a soqquadro la casa, afferrando qualsiasi cosa assomigliasse a una valigia. Thomas era rimasto immobile, sullo spiazzo fangoso. Aveva osservato la scena senza fiatare. Il cuore gli era rimbalzato fino in gola. Poi aveva appoggiato la palla di pezza sul selciato e ci si era accovacciato sopra. Un colpo di vento aveva sparpagliato un’enorme nuvola rossa lungo le strade del villaggio. Il giorno dopo erano saliti tutti e dodici su un pulmino sgangherato. Il padre si era girato verso i bambini e aveva sfoggiato un sorriso esagerato. Aveva messo in moto con le dita tremanti.
Gentile, Antonio. La terra degli uomini integri (Italian Edition) (p.8). La Corte Editore. Edizione del Kindle.